Quali sono le cause del diabete di tipo 1

Tra i sospettati anche il virus dell’influenza A/H1N1, simile al coronavirus responsabile della Covid-19

Il diabete detto “di tipo 1” è quello che si manifesta già in età giovanile e il suo sviluppo è quello delle malattie autoimmuni. Nel caso del diabete di tipo 1 le cellule del sistema immunitario attaccano e distruggono le cellule pancreatiche deputate alla sintesi e al rilascio dell’insulina. La persona colpite manifestano i sintomi legati alla carenza dell’insulina e l’unica terapia è ad oggi l’assunzione sotto forma di iniezioni dell’ormone dall’esterno. La malattia, purtroppo, prevede perciò l’uso del farmaco insulina per tutta la vita.

Negli ultimi trenta anni i nuovi casi di diabete di tipo 1 sono aumentati, con un tasso del 3%. È anche per questo motivo che scienziati e ricercatori hanno lavorato per comprendere le cause dell’attacco autoimmune verso le cellule del pancreas alla base della malattia.

In passato, tra i target dei ricercatori vi fu anche il virus dell’influenza A/H1N1, simile al coronavirus responsabile della Covid-19. Il virus in questione, che fu la causa di una pandemia nel 2009, fu infatti tra i sospetti su cui si accesero i riflettori (o per meglio dire i microscopi) della celebre virologa italiana Ilaria Capua. Alla guida del One Health Center of Excellence dell’Università della Florida, pubblicò sul Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism uno studio sulle infezioni virali come possibile causa del diabete di tipo 1. In quel caso, l’A/H1N1 fu scagionato in quanto non emersero relazioni dirette tra l’avvenuta infezione virale e il successivo sviluppo della malattia.

Alcuni ricercatori hanno ipotizzato un ruolo dell’ambiente o dello stile di vita a cui il soggetto viene esposto nei primi anni di vita per lo sviluppo del diabete di tipo 1. Infatti, l’aumento dei casi che è stato riscontrato è ritenuto troppo veloce da un punto di vista epidemiologico perché possa essere dovuto a fattori genetici. questi, infatti, si trasmettono necessariamente con tempi molto più lunghi.

Alla fine del 2019 The Lancet Diabetes & Endocrinology ha pubblicato uno studio condotto presso la Colorado School of Public Health in cui gli scienziati hanno cercato di verificare se alcune condizioni ambientali possano fornire una spiegazione all’aumento dei casi riscontrati. Ebbene, i risultati pubblicati associano diversi fattori alla patologia: l’esposizione all’inquinamento atmosferico, la dieta, l’obesità infantile, la durata dell’allattamento al seno, l’introduzione del latte vaccino e le infezioni. Tuttavia, nessuna di queste con una forza tale da spiegare da sola l’aumento dei casi.

I risultati delle ricerche della Colorado School of Public Health sono coerenti con le conclusioni a cui, già nel 2018, era giunta una ricerca condotta in Finlandia e pubblicata sulla rivista Environmental Science and Pollution Research. Questa, infatti, aveva escluso qualsiasi associazione tra l’esposizione a sostanze chimiche ambientali durante la gravidanza e periodo neonatale e lo sviluppo successivo dell’autoimmunità β-cellulare alla base del diabete di tipo 1.

Ancora oggi, quindi, le cause più intime di questa malattia autoimmune restano sconosciute.